Diventare maestre e maestri da 150 anni

Anniversario dell’istituzione della Scuola magistrale
(1873–2023)

Nel novembre del 1873 apriva le porte la Scuola normale (così si chiamerà fino al 1930) del Canton Ticino. Da quel momento la formazione delle docenti e dei docenti in Ticino ha sede in un luogo fisico. La prima dimora della nuova scuola non era a Locarno, ma nell’ex seminario di Pollegio. Già dopo cinque anni però la sezione maschile si sarebbe trasferita a Locarno, nel convento di San Francesco, dove si trova ancora oggi. Nel 1881 anche la sezione femminile trovò poi la sua collocazione a Locarno, nella Villa Belvedere (l’attuale Centro professionale commerciale). Ancora oggi il Dipartimento formazione e apprendimento (DFA) della SUPSI occupa gli spazi adiacenti a San Francesco. Nel 2002 si è aggiunto lo stabile nuovo adiacente all'Ospedale cantonale, e nel 2020 alcune sue attività si sono trasferite nelle ex scuole comunali di Locarno diventate Palacinema. Tutti questi luoghi hanno profondamente segnato la storia di Locarno.

 
 

1837

Legge sull'istruzione pubblica 1831
Con questa legge (la seconda dopo quella del 1804) comincia, in un certo senso, la storia della scuola pubblica in Ticino come frutto di una sistematica politica dello Stato. Grazie a questa legge l'istruzione diventa una questione pubblica, una responsabilità assunta dallo Stato cantonale, anche se poi in realtà il compito è subito delegato alle autorità comunali. La legge, fortemente voluta dal segretario del Consiglio di Stato Stefano Franscini (che la firma insieme al presidente del Consiglio di Stato Caglioni), non dice però nulla riguardo alla formazione delle maestre e dei maestri. Nella maggior parte dei Comuni la scuola elementare è de facto gestita dal parroco o da un altro religioso.

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Il Manuale di pedagogia e metodica del Parravicini è stato scritto proprio per i corsi di formazione dei maestri in Ticino

Riproduzione documento

1837 — Corso di Metodica per maestri, diretto da Luigi Alessandro Parravicini



Luigi Alessandro Parravicini (1797 - 1880) era un Imperial-regio direttore scolastico di Como e rinomato esperto di pedagogia, autore del Giannetto che probabilmente è stato il libro scolastico italiano più letto di tutto l’Ottocento. Nel 1842 pubblicherà a Locarno il Manuale di pedagogia e metodica che per molti anni sarà il principale riferimento per la formazione dei docenti in Ticino. Su incarico del Consiglio di Stato, il Parravicini dirigerà i primi tre Corsi estivi di Metodica nel 1837, 1838, 1839. Nei Corsi di Metodica si formano sia uomini che donne.

1842

Secolarizzazione dei conventi 1852
Lo Stato avoca a sé l'istruzione ginnasiale, sino a quel momento nelle mani di diversi ordini religiosi, e a questo scopo confisca da questi ultimi i conventi. Non è dunque un caso che due conventi - quello di Pollegio e quello di San Francesco a Locarno (già secolarizzato qualche anno prima) - ospiteranno negli anni successivi la Scuola magistrale.

Fonte: ASTi, Fototeca, 2.9
Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Attestato di un maestro che ha seguito i corsi di metodica nell’anno 1843

1842 — I Corsi di Metodica diventano permanenti

Con la legge del 14 gennaio 1842 si dà per la prima volta una base legale stabile ai Corsi di Metodica prevedendone lo svolgimento a cadenza annuale. Con l'edizione del 1842 la direzione del corso viene assunta dal canonico Giuseppe Ghiringhelli (Bellinzona 1814 - Bellinzona 1886) che ne resterà il responsabile fino al 1863.

1873

Studi per una Scuola magistrale nel Ticino 1870
Nel 1869 un concorso di idee era stato indetto dalla Società per l'educazione del popolo (ancora oggi conosciuta come Società Demopedeutica), per stimolare il pubblico dibattito sulla formazione dei docenti e la necessità di dotare il Cantone di una scuola di tipo seminariale come ne esistevano nella maggior parte degli altri Cantoni svizzeri. La monografia premiata, dell'avv. Pietro Pollini, fu pubblicata dall'Educatore della Svizzera italiana (n. 20-21, 31 ott. 1870) e dà un'idea abbastanza precisa dei dibattiti alla base del progetto di Scuola magistrale realizzato appena tre anni dopo.

Fonte: Caritas Ticino

L’edificio che ospitava la prima Scuola magistrale a Pollegio fu poi restituito alla Chiesa cattolica che ne ripristinò la funzione come seminario teologico. Sulla foto l’edificio oggi

1873 — In data 24 novembre apre le porte la Scuola magistrale a Pollegio

Con la Legge sulla istituzione di una Scuola magistrale cantonale (29 gennaio 1873) il Canton Ticino si dota di una scuola sul modello dei Seminari per docenti della Svizzera tedesca e romanda. Cioè di una scuola nella quale gli studenti vivono in un convitto. Sin dall'inizio esistono una Scuola magistrale femminile (direttrice la maestra Lucia Molo, di cui non sembra possibile ricostruire la biografia) e una maschile (direttore il prof. Achille Avanzini, nato nel 1843 e morto nel 1890, laureato in lettere all'Università di Torino). L'art. 3 della legge descrive così la nuova scuola: "Gli studi della Scuola magistrale si compiono in due corsi annuali di nove mesi ciascuno. Il primo anno è specialmente consacrato all'ampliazione e perfezionamento delle cognizioni delle materie proprie delle scuole primarie, in guisa che in esse gli allievi raggiungano il grado d'istruzione corrispondente al 4° anno delle scuole ginnasiali industriali. Il secondo specialmente allo studio della Pedagogia e Metodica generale e speciale, ed all'esercizio pratico. Per ambedue i corsi sarà impartito un insegnamento teorico-pratico di agronomia e silvicoltura."

1874

 

1874 — Rosina Borsa nuova direttrice della Scuola femminile

"Nata (nel 1855) a Bellinzona, a 14 anni frequentò la Scuola di Metodo ottenendo la miglior patente. A 15 anni iniziò a insegnare a Roveredo. Nel '76 lasciò l'incarico per diventare Direttrice della Magistrale. Nel '79 si presentò all'Università di Pavia e sostenne, con ottimi risultati, un esame di belle lettere." (Silvana Fiori, Il trasferimento della Scuola magistrale maschile (1878) e femminile (1881) da Pollegio a Locarno, tesi per la patente di scuola maggiore sostenuta all'università di Pavia, 1980, p. 54.)

 

1876

 

1876 — Le prime espulsioni

"Per la prima volta si verificò un caso di sospensione dall'Istituto per indisciplina (su ordine del Dipartimento). Inoltre, a fine anno, dei due allievi non patentati, uno lo fu per condotta non conforme". (Silvana Fiori, Il trasferimento della Scuola magistrale maschile (1878) e femminile (1881) da Pollegio a Locarno, p. 59.)

 

1878

Fonte: ASTi, Fototeca, 2.6;

1878 — La sede della Scuola maschile viene trasferita a Locarno

Con questo trasferimento per la prima volta vengono veramente separate la Scuola maschile e quella femminile: a Pollegio ragazzi e ragazze stavano sì in due convitti separati ma frequentavano insieme i corsi in aula. Il trasloco si inserisce in un contesto politico delicato: nel 1877 a quello dei liberali, che hanno sin qui governato il Cantone e sono stati i protagonisti della costruzione del sistema educativo, è subentrato un governo conservatore che ha immediatamente sostituito il prof. Avanzini con Francesco Gazzetti. Con la separazione fisica tra le due scuole, il nuovo governo nomina alla direzione delle Scuole normali il professore milanese Pietro de Nardi (Scuola maschile con sede a Locarno) e la maestra Filomena Stefani (Scuola femminile con sede a Pollegio).

1879

 

1879 — La legge scolastica del “Nuovo indirizzo” cambia il nome della scuola e nomina una nuova direzione

La nuova maggioranza di governo darà alla scuola pubblica un'impronta più religiosa, garantirà un più ampio riconoscimento del ruolo delle scuole non statali e nel 1879 rifarà radicalmente l'impianto legislativo, riformando non solo la legge ma anche i regolamenti di applicazione e i programmi. Nella legge del 1879 ("legge Pedrazzini" dal nome del Consigliere di Stato che l'ha promossa) le due scuole per docenti, quella maschile a Locarno e quella femminile che si trova (ancora per pochi anni) a Pollegio, sono chiamate Scuole normali. Una denominazione che conserveranno fino al 1930.

 

1880

 

1880 — Nuovo cambio di direzione

Francesco Antognini (1845-1927) diventa direttore della Scuola maschile (e lo resterà fino al 1889). La Scuola femminile vive un periodo di gravi difficoltà legate a problemi di salute delle direttrici della scuola e del convitto come di alcune insegnanti. La direzione è perciò affidata a Suor Agata Bürgi dell'Ordine della Santa Croce di Menzingen (al quale il Consiglio di Stato si è rivolto con una richiesta di aiuto) che resterà in carica fino al 1893.

 

1881

1881 — Anche la Scuola magistrale femminile è trasferita a Locarno

Trasferimento della Scuola femminile a Locarno nella casa “Il Belvedere” già di proprietà di Carlo Franzoni (oggi Centro professionale commerciale di Locarno).

Fonte: Fondo fotografico Gianella, F84.7

1885

Esposizione nazionale a Zurigo 1883
Il Ticino manda numerosi materiali didattici, quaderni di allievi e libri scolastici a Zurigo. Una parte non indifferente di questi materiali si trova ancora oggi nella Biblioteca del Dipartimento formazione e apprendimento (i documenti sono riconoscibili dall'ex libris).

 

1885 — Un’importante riforma: il terzo corso

Creato in applicazione della legge Pedrazzini del 1879 che già lo prevedeva, questo corso era destinato a coloro che, terminata la formazione, volevano poi perfezionarsi per diventare maestri di Scuola maggiore. Peraltro è interessante notare che nei primi anni di questo corso venne attuata solo la sezione femminile per mancanza di iscritti di sesso maschile. Uno dei numerosi indizi di una maggiore inclinazione delle ragazze allo studio (unica possibile via all'emancipazione): già il canonico Giuseppe Ghiringhelli, ai tempi dei Corsi di Metodica, aveva più volte rimarcato come tra gli aspiranti maestri le donne studiassero con maggiore zelo e profitto.

 

1889

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Luigi Imperatori

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Francesco Gianini

1889 — Inizia l’era di Imperatori e Gianini

Il sacerdote Luigi Imperatori (1844-1900), direttore della Scuola e docente di lettere e filosofia nella stessa istituzione, e il suo vicedirettore Francesco Gianini (1860-1908), che tiene anche i corsi di pedagogia e didattica, sono due persone molto diverse. Il primo è un sacerdote, dottore in teologia e uomo di vasta cultura, il secondo un uomo di scuola che è stato tra i primi allievi della Scuola normale (dal 1873 al 1875) per poi esercitare la professione di maestro. Un accademico e uno che viene dalla gavetta. Tra i due la collaborazione sarà ottima ed è merito loro l’introduzione della pedagogia moderna nella Scuola normale maschile.

1893

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Programma esperimentale per l'insegnamento nelle scuole normali

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1893 — Il terremoto della relazione Credaro e i nuovi programmi

“L’insegnamento della Storia Svizzera alle allieve del primo anno della normale femminile, senza l’aiuto di alcun testo, e sotto dettato è apparso in più d’una parte arido e deficiente, comecché non a sufficienza accompagnato dalle causali dei più importanti fatti ed avvenimenti.” (Conto-reso del Dipartimento di pubblica educazione, anno 1893, p. 7, corsivo nostro.) Questo giudizio di Luigi Credaro (1860-1939), professore di pedagogia all’Università di Milano e futuro ministro dell’istruzione del Regno d’Italia, sulla scuola femminile è abbastanza tagliente. Provocherà un ricambio alla direzione dell’istituto: a Suor Agata Bürgi subentrerà una maestra laica, Martina Martinoni (1856-1922), che resterà direttrice per un lungo periodo, fino al 1912. Piena di elogio invece la relazione di Credaro sull’insegnamento di Luigi Imperatori e soprattutto del suo vice, Francesco Gianini. Ma la relazione di Credaro fa comunque capire l'importanza di una formazione più completa: la durata della formazione viene aumentata da due a tre anni.

1896

Istituiti i corsi di ripetizione per i docenti 1897
"Art. 4. In ossequio all'articolo 144 della vigente legge sul riordinamento degli studi, 14 maggio 1879 e 4 maggio 1882, sarà tenuto, ogni anno, un corso di ripetizione per i docenti delle scuole primarie, alternativamente un anno per i maestri e un anno per le maestre." Con uno scarno decreto di appena una pagina il governo introduce un principio di grande importanza: l'aggiornamento dei docenti. Saranno gli ispettori a designare, anno dopo anno, le maestre o i maestri che dovranno assistere ai corsi di ripetizione.

La scuola complementare ossia idee e proposte per la completa organizzazione della scuola elementare nel Cantone Ticino

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1896 — Un momento di gloria per Francesco Gianini

Presentata al Congresso della Société pédagogique romande, questa relazione del vicedirettore della Scuola normale Francesco Gianini contiene una proposta per l’insegnamento elementare superiore che troverà piena attuazione solo con la riforma della Scuola maggiore del 1923. Dopo la riforma dei programmi delle scuole elementari (1894) che portano la sua impronta, il Gianini è all'apice della carriera, dominando in maniera incontrastata sulla scuola pubblica ticinese per la quale ha pubblicato innumerevoli manuali, programmazioni-modello e altri documenti per i docenti. In occasione del convegno di Ginevra, anche il resto della Svizzera gli tributa il giusto riconoscimento.

1899

Nascono i Corsi di Metodica per maestre d'asilo 1898
Sin dall'inizio, questa formazione non è affidata alla Scuola normale ma all'ispettrice degli asili. La prima ispettrice degli asili, Lauretta Rensi-Perucchi, si prodiga comunque per dare alle giovani donne che lavorano negli asili infantili una formazione di qualità.

Regolamento per la scuola d'applicazione annessa alla Scuola Normale Maschile

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1899 — Primo regolamento per la scuola d’applicazione

La scuola d'applicazione, detta anche scuola pratica, è una scuola elementare annessa direttamente alla Scuola normale maschile e da essa dipendente, nella quale gli allievi-maestri svolgono quella che oggi chiamiamo la pratica professionale. Vale la pena riportare l'art. 5 del Regolamento che definisce le finalità di questa singolare scuola:
"5. Scopo della Scuola d'Applicazione è:
a) Di servire agli scolari della Normale di comodo e di sicuro campo per continue osservazioni ed esercitazioni in modo che alla teoria vada sempre congiunta la pratica.
b) Di permettere un esperimento serio e scientifico delle leggi, dei regolamenti, dei programmi e dei metodi scolastici, nonché di tutte quelle altre riforme, innovazioni e modificazioni che si venisse ideando e che si volessero previamente sottoporre alla prova della esperienza."
Questa scuola si sarebbe dovuta creare sin dalla legge istitutiva del 1873, ma essa vede veramente la luce solo nell'ultimo decennio del secolo. Una scuola pratica annessa alla Magistrale è esistita per tutto il Novecento, cioè sino alla trasformazione in Alta scuola pedagogica.

1900

1900 — Muore Luigi Imperatori

"… fu ripetutamente confermato anche dal Governo attuale, malgrado si sollevassero obbiezioni diverse contro l'eletto, il quale, del resto, lasciata la penna del polemista, si comportò ognora con leale e rispettoso contegno verso coloro che gli avevano accordata la loro fiducia. E questa non è mai venuta meno, come risulta dalla parte eminente presa dal Dipartimento di P.E. alle estreme onoranze dell'Estinto, avvenuto in Pollegio il 16 corrente. [...] Il teol. Imperatori non volle mai entrare nella Società degli Amici dell'Educazione, benché ne lodasse gli atti, e leggesse costantemente come abbonato il nostro periodico; e quindi non ne possiamo registrare il nome nella rubrica del necrologio sociale." Con queste parole, venate di sincero rammarico, l'Educatore della Svizzera italiana (n. 14, 31 luglio 1900), foglio della Società demopedeutica (liberale) rende omaggio al defunto Direttore della Scuola magistrale maschile (conservatore). I contrasti politici dell'Ottocento erano stati aspri ma ci si sapeva anche rispettare cavallerescamente. Un anno dopo la morte dell'Imperatori si dimette il vicedirettore Francesco Gianini.

Fonte: DFA-SUPSI

Lapide in ricordo di Luigi Imperatori, nel chiostro del DFA a Locarno

1900

Fonte: DFA-SUPSI

Lapide in ricordo di Giovanni Censi, nei corridoi dell'ex Scuola tecnica e di disegno Istituto Rusca, ora Scuola media di Gravesano

1900 — Nuovo direttore Giovanni Censi

Giovanni Censi (1865-1935) si era laureato in chimica all'Università di Ginevra. In pedagogia era un autodidatta, eppure sin dal 1897 insegnava questa materia, oltre a matematica e scienze che già insegnava sin dal 1883. Alla morte di Luigi Imperatori, Censi assume la direzione che terrà fino al 1907. Nel 1908 diventerà direttore della Scuola professionale femminile di Lugano prima di assumere l'insegnamento della chimica al Liceo di Lugano nel 1920 per altri dieci anni. Censi doveva essere una persona dalla vasta cultura generale, tant'è vero che nel 1912 assunse anche la responsabilità di insegnare nel Corso pedagogico presso il Liceo cantonale.

1903

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Programma delle scuole normali del Cantone Ticino

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1903 — Nuovi programmi della Scuola normale: la formazione passa da tre a quattro anni

"I pedagogisti moderni della Svizzera, Germania, Austria, Francia, opinano che le critiche fatte all'indirizzo delle Normali moderne provengano dal fatto che questi istituti si trovano nell'obbligo di occuparsi delle materie di coltura generale fino all'esame di patente per cui la didattica o parte pratica, non potendo avere un adeguato sviluppo, passa in secondo rango, come materia secondaria, cosicchè i nostri maestri non cominciano veramente la loro educazione che fuori dalla Normale e spesso con scarsi risultati positivi. Ad ovviare a questo inveniente diversi Cantoni della Svizzera e l'Italia hanno stabilito un tirocinio di un paio di anni, in generale senza stipendio, creando così un nuovo gravissimo inconveniente d'ordine economico. Il nostro Cantone ha introdotto, per il primo, la distinzione fondamentale accennata, consacrando i primi tre anni alla coltura generale, e riservando il quarto anno alla pedagogia e didattica, allo studio del programma, alla preparazione del materiale didattico, alle esercitazioni nelle scuole di applicazione annesse alle Normali." (Dalla Prefazione al Programma del 1903.) Il documento è peraltro corredato di una curiosa indicazione che fa capire quanto la cultura dominante fosse quella maschile: "Il presente Programma vale per la Normale Maschile — per la Normale Femminile converrà ridurre la materia, specialmente nella Fisica."

1907

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Mario Jäggli

1907 — Nuovo direttore della Scuola maschile Mario Jäggli

Mario Jäggli (1880-1959), laureato in scienze naturali all'Università di Zurigo, insegna pedagogia e resta direttore della Scuola normale fino al 1916. Proseguirà poi la sua carriera come direttore della Scuola cantonale di commercio. Mario Jäggli è stato anche autore di materiali didattici per l'insegnamento delle scienze naturali.

1910

La formazione delle maestre d'asilo diventa… montessoriana 1908
Teresa Bontempi (1883-1968), ispettrice cantonale degli asili da appena un anno, aveva conosciuto Maria Montessori a Roma. Sin da subito si era impegnata per portare il metodo pedagogico della grande educatrice italiana in Ticino. Nei successivi due decenni sarà un'instancabile protagonista della pedagogia montessoriana e formerà centinaia di docenti d'asilo. I corsi di formazione tenuti dall'ispettrice degli asili insieme alla responsabile dell'asilo modello di Bellinzona, Maria Valli, finiscono per costituire un vero e proprio polo pedagogico alternativo alla Scuola normale. Nel 1928 Bontempi e Valli redigeranno i programmi delle Case dei bambini, con i quali tutto il sistema delle scuole dell'infanzia in Ticino diventa montessoriano.

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

1910 — Riforma della biblioteca

Fusione della biblioteca della Normale maschile con la biblioteca della Scuola tecnica. La direzione costituisce inoltre la Mostra didattica, appoggiandosi in particolare sul lascito di libri del vicedirettore Francesco Gianini (defunto nel 1908). Molti di quei testi si trovano oggi nel Fondo Gianini del Dipartimento formazione e apprendimento.

1912

Fonte: www.archividonneticino.ch

Ida Salzi

1912 — Un unico direttore e un nuovo corso pedagogico

Dopo il pensionamento di Martina Martinoni, direttrice per quasi due decenni, la direzione della Scuola normale femminile viene assunta dal direttore della scuola maschile, al quale si affianca come vicedirettrice la giovane docente di matematica Ida Salzi, che nel 1919 assumerà anche la direzione del convitto femminile (incarico che manterrà fino al 1941). Finisce così un lungo periodo che ha visto due direzioni in due scuole. Sempre nel 1912 viene creato, presso il Liceo di Lugano, un corso pedagogico pensato appositamente per i diplomati della Scuola normale, che dovrebbe formare una classe di docenti destinati a incarichi dirigenziali (ad esempio il ruolo di ispettore) ma avrà sempre pochissimi studenti.

1916

Nuove leggi scolastiche 1914
Con una nuova legge sull'istruzione elementare e una sulla formazione professionale viene radicalmente rivisto l'impianto della legge Pedrazzini. Di particolare importanza è che per la prima volta la Scuola normale si trova inserita in un disegno legislativo complessivo sulla formazione professionale.

1916 — Nuovo Direttore Carlo Sganzini

Carlo Sganzini (1881-1948) è un personaggio importante nella storia della pedagogia in Svizzera. Lascerà la direzione della Scuola normale nel 1923 quando verrà chiamato all'Università di Berna per occupare la cattedra di pedagogia. Nel 1941-42 sarà anche Rettore dell'università.

1918

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Soldati svizzeri malati di influenza spagnola

1918 — L’influenza spagnola alla Scuola normale

Su questo momento nella storia della scuola siamo ben documentati grazie a un allegato al Rendiconto del Consiglio di Stato per l'anno 1918, La pandemia di grippe e la scuola. La pandemia, che fece anche delle vittime tra le studentesse della Scuola femminile, costrinse l'istituto a chiudere per quasi quattro mesi.

1919

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Programma d'insegnamento per le scuole normali del Cantone Ticino

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1919 — Nuovi programmi per la Scuola normale

Nell'insieme, questi programmi non cambiano molto l'impianto del 1903. In un certo senso possiamo parlare di una timida modernizzazione e di una maggiore esplicitazione. Ad esempio, nella differenziazione del programma tra sezione e maschile e femminile (in quest'ultima si insegna oltre all'igiene anche l'igiene del bambino, mentre ai maschi è concessa un'ora in più di geometria).

1923

Il Congresso mondiale dell'éducation nouvelle Locarno 1927
Quando la Ligue internationale pour l'éducation nouvelle, che raggruppa i fautori di quello che in italiano chiamiamo l'attivismo pedagogico, decide di tenere il suo terzo congresso mondiale a Locarno, la città sul Lago Maggiore è un simbolo: un anno prima si erano ritrovati qui i grandi statisti dell'Europa per firmare gli accordi di Locarno che nelle intenzioni avrebbero dovuto creare uno spazio di sicurezza e cooperazione in Europa. Partecipano oltre 900 persone provenienti dal mondo intero. Tema del congresso è Libertà ed educazione. Il direttore Achille Ferrari pronuncia un discorso di benvenuto, tra i relatori figurano nomi illustri come Adolphe Ferrière, Ovide Decroly, Elisabeth Rotten, Carleton Washeburne e Alfred Adler. Praticamente gli unici assenti, per ragioni politiche, sono i pedagogisti italiani.

1923 — Direttore Achille Ferrari

Il Ferrari sarà direttore fino al 1928, quando gli subentrerà Giuseppe Zoppi (1896-1952), noto al grande pubblico per essere stato uno dei più importanti scrittori della Svizzera italiana nel primo Novecento. Nel 1931, quando Zoppi sarà chiamato sulla cattedra di letteratura italiana al Politecnico di Zurigo, il Ferrari riprenderà in mano la direzione fino al 1939. Poco sappiamo di Achille Ferrari, se non che nel Rendiconto del consiglio di Stato per l'anno 1939 egli viene dato lungamente assente per malattia.

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

1930

Felicina Colombo nuova ispettrice degli asili 1931
La nuova ispettrice degli asili è, più che montessoriana, una fautrice del metodo delle sorelle Agazzi. Soprattutto però è contraria all'esperimento dell'affidamento della prima elementare (e quindi della prima alfabetizzazione delle bambine e dei bambini) alla maestra d'asilo, che invece Teresa Bontempi aveva caldeggiato molto. Anche la Colombo è comunque una figura di spicco nel paesaggio pedagogico ticinese e ha profondamente plasmato la Scuola dell'infanzia e la sua pedagogia.

1930 — Decreto sulla riforma degli studi magistrali

Con questa legge la Scuola normale cambia denominazione e diventa Scuola magistrale, nome che manterrà fino al 2002.

Fonte: Biblioteca, DFA-SUPSI

Decreto legislativo circa riordinamento degli studi magistrali

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1932

Nasce Radiotelescuola 1933
Con una prima trasmissione sperimentale (via telefono) dagli studi di Radio Monteceneri in una decina di scuole si dà avvio all’esperienza di Radiotelescuola, che l’anno successivo diventerà un servizio regolare. Rispetto al resto della Svizzera, ha alcune caratteristiche: l’ascolto delle radiolezioni (in orario scolastico) è obbligatorio per tutte le classi di scuola maggiore, e il coinvolgimento dei docenti è ampio e va da concorsi di idee per nuove lezioni a conferenze sul potenziale educativo della radio. Anche per gli allievi si organizzano concorsi di scrittura e altre iniziative che li coinvolgono direttamente. I rapporti della Scuola magistrale con la Radioscuola saranno piuttosto difficili: non coinvolti nella progettazione e realizzazione delle lezioni, i docenti della Magistrale non daranno un grande contributo alla formazione dei futuri docenti all’uso di questo strumento tecnologico.

Fonte: Wikicommons, Fotografo: Sandro Da Re, © Pubblico dominio.

1932 — Maria Montessori alla Magistrale

Dal 21 al 26 marzo Giuliana Sorge, la principale collaboratrice di Maria Montessori, tiene un corso montessoriano a Locarno seguito da diverse centinaia di docenti. Il momento culminante è una conferenza di Maria Montessori, che in quei giorni svolge una tournée in Svizzera e arriva a Locarno il 26 marzo. La grande pedagogista evita di incontrare Teresa Bontempi che pure tanti meriti ha avuti per la diffusione del suo metodo. L'ormai ex ispettrice degli asili reagisce con evidente delusione.

1934

Giuseppe Lombardo-Radice in Ticino 1935
Il celebre pedagogista siciliano Giuseppe Lombardo-Radice (1879-1938), che nel 1923 era stato il braccio destro del ministro Gentile per la riforma che ne porta il nome, non è più un uomo potente, ma è tuttora uno studioso di fama mondiale. Su invito del Consiglio di Stato, egli visita diverse decine di scuole elementari e maggiori e stende una lunga relazione sullo stato dell'educazione pubblica in Ticino. Sulla base dei suoi suggerimenti saranno riformati, nel 1936, i programmi di queste scuole.

 

1934 — La biblioteca della Magistrale si dà un regolamento

"Importanti lavori vennero eseguiti nel corso dell’anno nella Biblioteca annessa alla Mostra didattica, che fu affidata alle cure del Prof. Riccardo Donati, e funzionerà d’ora innanzi secondo le norme di un apposito regolamento." (Rendiconto del Consiglio di Stato.)

 

1936

Fonte: DFA-SUPSI

1936 — Minerva, rivista della Scuola magistrale

Pubblicata dal 1936 al 1939, Minerva vede tra i suoi autori non solo i professori della Scuola magistrale, ma anche pedagogisti del calibro di Giuseppe Lombardo-Radice e Giuliana Sorge. È senza dubbio un segno tangibile del salto di qualità che non solo la Magistrale ma tutta l'educazione pubblica in Ticino fa proprio in un periodo di grandi difficoltà economiche e politiche.

1940

La seconda Guerra mondiale 1939
Con l’aggressione della Germania nazista alla Polonia ha inizio (in Europa) il conflitto devastante che durerà fino al 1945. La Svizzera non sarà un teatro bellico, ma le difficoltà saranno comunque tante, anche per il mondo della scuola: insegnanti chiamati in servizio militare attivo, difficoltà di approvigionamento (carta, libri e altri materiali), paura che la guerra possa arrivare anche in Svizzera. I quaderni degli allievi dell’epoca forniscono ancora oggi testimonianza di tutto ciò. Oggi pochi sanno che le difficoltà hanno persino portato alla chiusura delle scuole al sabato: bisognava risparmiare sul carburante per il riscaldamento degli edifici scolastici.

Fonte: Wikicommons, Biblioteca ETH-Zurich

Guido Calgari nel 1958

1940 — Guido Calgari nuovo direttore

Guido Calgari (1905-1969) è oggi noto più che altro come scrittore e intellettuale che durante i difficili anni '30 e '40 ha difeso l'identità culturale della Svizzera plurilingue e democratica. Nel 1952, alla morte di Giuseppe Zoppi, verrà chiamato a occupare la cattedra di letteratura italiana del Politecnico federale di Zurigo.

1942

Fonte: www.ti.ch/ds

Scuola ticinese

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1942 — Scuola ticinese

La nuova rivista nasce come "Bollettino" della Scuola magistrale. Diventerà poi Rivista della Scuola magistrale e resterà tale fino al 1971, quando la sua gestione passerà in mano alla Sezione pedagogica del Dipartimento della pubblica educazione.

1942

1942 — Riforma delle scuole secondarie (e nuovi programmi della Magistrale)

Con questa riforma nascono due scuole di quattro anni alle quali si accede con la licenza ginnasiale: la Scuola magistrale e il Liceo. Viene eliminata la possibilità di accedere alla Magistrale venendo dalla Scuola maggiore. Da molti punti di vista, la nuova impostazione somiglia a quella italiana della Riforma Gentile, di vent'anni prima.

Fonte: DFA-SUPSI

Regolamento per i Ginnasi, la Scuola Superiore di Commercio e la Scuola Magistrale

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1946

Fonte: Wikicommons, Fotografo: HF Baumann, © Pubblico dominio

Giuliana Sorge nel 1983

1946 — Corso di pedagogia montessoriana alla Magistrale

Come ci riferisce la rivista Scuola ticinese, Giuliana Sorge torna l'ultima volta a Locarno nel 1946 per partecipare a un corso di formazione per docenti di scuole con "pluriclassi", in occasione del quale terrà (unica relatrice extracantonale del corso) una lezione su L'educazione sociale del bambino.  

1952

Fonte: DFA-SUPSI

Manlio Foglia è stato anche autore di un fortunato manuale di tedesco

1952 — Manlio Foglia nuovo direttore

Il nuovo direttore si trova sin dall'inizio con una situazione di forte crescita del numero di studenti della Scuola magistrale. Il Rendiconto del Consiglio di Stato riferisce in merito quanto segue: "Nella sua ampia e completa relazione il dir. Foglia tocca tutte le istituzioni poste sotto la sua direzione: Magistrali, Scuola per le Maestre delle Case dei bambini, Ginnasi, Scuole pratiche e Convitti. Alla Magistrale, come già negli ultimi anni l'afflusso è eccezionale, specie alla sezione maschile. Il direttore osserva a questo proposito: “Attribuisco la causa di questa francamente esagerata pletora di iscrizioni al fatto che da qualche anno ormai, un po' dappertutto, si udiva lamentare la mancanza di giovani maestri. Il fenomeno in discussione potrebbe anche avere un aspetto confortante se tutti quei giovani sapessero chiaramente dimostrare di essere in possesso della passione e del temperamento necessari a divenire un buon maestro; rimane purtroppo sempre il dubbio che una parte intenda approfittare delle Magistrali per formarsi quella cultura indispensabile ad affrontare, magari, la maturità."

 

1958

Fonte: DFA-SUPSI

Legge della scuola

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1958 — Nuova legge scolastica, nuova organizzazione della Magistrale

"Nel 1958 si era:
- aumentata di 1 anno la durata della sezione A (docenti della scuola elementare) per un totale di 14 anni di studio, cioè 1 anno di più che per conseguire la maturità;
- aumentata di 1 anno la durata della sezione B (docenti di scuola materna) per un totale di 12 anni di studio, di cui 2 anni di Scuola magistrale;
- creata la sezione C (docenti di economia domestica) per un totale di 13 anni di studio, di cui 3 di magistrale; questo tipo di formazione era prima affidato ad un istituto privato."" (Guido Marazzi, La riforma degli studi magistrali in Ticino, Beiträge zur Lehrerbildung 3/1985, 102-103)."  

1958

 

1958 — Con la nuova legge scolastica nasce il corso preparatorio alla Magistrale

Un corso simile, di un anno, era già esistito dal 1902 al 1942 per coloro che accedevano alla formazione magistrale venendo dalle scuole maggiori. Con la legge della scuola del 1958 viene reintrodotto un corso simile, della durata di due anni. La riforma suscita diverse resistenze se dobbiamo credere al direttore della Scuola magistrale, Manlio Foglia: "Alcuni uomini di scuola non vedevano - e, del resto, ancora non vedono, il perché dello strappo alla regola per la quale chi intenda diventare maestro deve assolutamente aver ossequiato la conditio minima del possesso della licenza del ginnasio quinquennale. Ora, se il legislatore ha deciso di autorizzare l'eccezione sopra ricordata, egli l'ha fatto per permettere a molti giovinetti della campagna, desiderosi di abbracciare la carriera magistrale, di rimanere nei loro villaggi e di frequentarvi, appunto, la scuola maggiore, invece di vedersi costretti a raggiungere un borgo o una città provvisti di un ginnasio." Si pone qui tutto il problema della democratizzazione dell'accesso agli studi superiori che esploderà nel 1968.

 

1962

Nascono i "corsi di Pavia" per i docenti di Scuola maggiore 1964
In un periodo storico nel quale si cominciava già a parlare di una Scuola media unica, la soluzione di formare i docenti di Scuola maggiore con un semplice supplemento di formazione a quella di maestro elementare non sembrava più praticabile. Nacque così l'iniziativa del governo che si rivolse all'Università di Pavia chiedendole di organizzare una formazione peculiare. Svolta da docenti già incaricati in vari momenti dell'anno (durante le vacanze e il week-end), in parte in Ticino (venendo i professori universitari in Ticino) in parte a Pavia, la formazione non era del tutto uguale al corso di laurea di una Università, ma comunque accademica, prevedeva anche una tesi. In un secondo tempo sarebbe stata coinvolta nell'esperienza anche l'Università di Neuchâtel. Le formazioni di questo tipo vennero regolarmente riproposte fino al 1981.

Fonte: Wikicommons, Biblioteca ETH-Zurich

Carlo Speziali

1962 — Direttore Carlo Speziali

Carlo Speziali (1921-1998) era non solo un docente ma anche un uomo politico (liberale). Sin dal 1962 riunì nelle sue mani la carica di sindaco di Locarno e quella di direttore della Magistrale. La sua direzione fu nel 1968 oggetto di contestazione da parte delle studentesse e degli studenti. Dopo le sue dimissioni, Speziali proseguì la sua carriera politica diventando nel 1979 Consigliere di Stato direttore del Dipartimento della pubblica educazione.

1968

Nasce la Scuola media 1974
Questo passaggio è considerato a giusto titolo la più importante riforma scolastica ticinese del Novecento. Supera non solo biforcazione delle carriere scolastiche dopo la quinta elementare (scuola maggiore vs. ginnasio) ma elimina anche l'anomalia delle scuole di avviamento professionale (e di economia domestica per le ragazze) portando per tutte le ragazze e i ragazzi la durata della scuola dell'obbligo a nove anni. Sin dall'inizio la nuova scuola deve fare i conti con la difficoltà di declinare l'uguaglianza delle opportunità con la rimozione attiva degli svantaggi socioeconomici e socioculturali e un'offerta formativa di qualità sull'intero territorio cantonale. Non è perciò sorprendente che la Scuola media sarà l'orgoglio della politica cantonale ma anche l'oggetto di un gran numero di successive riforme, sino al giorno d'oggi.

1968 — L’occupazione dell’aula 20, Guido Marazzi nuovo direttore

Inizialmente nata come protesta contro il clima autoritario creatosi nella Magistrale, l'occupazione dell'aula 20 divenne poi un movimento di protesta studentesco che si estese anche al liceo di Lugano: il primo movimento "sessantottino" in Svizzera. Mise a nudo una struttura della formazione non più adeguata e un'ambiguità del curricolo in una scuola che non forniva né una formazione professionale all'altezza dei tempi né una formazione di cultura generale davvero sufficiente per proseguire gli studi in ambito universitario. Il Consiglio di Stato reagì nominando una commissione d'inchiesta il cui rapporto portò alle dimissioni di Carlo Speziali. Guido Marazzi (1928-2012) doveva riconquistare la fiducia degli studenti e riformare il curricolo della Scuola magistrale. Le riforme nei programmi della scuola degli anni '70 sono fortemente legate al suo nome. Laureato in lettere all'università di Firenze, sin dal 1956 insegnava materie letterarie alla Magistrale e nel 1968 fu chiamato a dirigerla, compito che avrebbe svolto sino al 1988. Marazzi era anche un uomo politico (liberale) e un intellettuale molto apprezzato.

Fonte: DFA-SUPSI

Studenti della Magistrale nel 1968

1969

Influenza di Hong Kong 1970
“Il 1970 segna per il nostro Cantone un chiaro ritorno verso la normalità nel campo delle malattie trasmissibili e può quindi venir annoverato come buono dal profile della salute pubblica. La nuova ondata d’influenza che raggiunse la Svizzera nel dicembre del 1969 (24.000 casi denunciati in quel solo mese) si ripercuote nel Ticino all’inizio dell’anno, con circa 1400 casi denunciati nel solo mese di gennaio.” (Rendiconto del medico cantonale) La pandemia influenzale dell’influenza “di Hong Kong”non nemmeno lontanamente paragonabile con la “spagnola” del 1918. È l’ultima pandemia in qualche modo rimasta nella memoria collettiva prima della recente pandemia Covid-19, e questo spiega forse una parte delle reazioni che nel 2020 abbiamo avuto, vittime (anche) di un’assenza di memoria a lungo termine che ci ha fatti sentire ancora più disarmati di quanto non fossimo realmente.

 

1969 — Apertura di una sottosede della Scuola magistrale a Lugano

“Il Consiglio di Stato, con una risoluzione presa il 27 giugno 1969, ha deciso di trasferire a Lugano, nell’edificio dell’ex-seminario diocesano, una parte delle prime tre classi della sezione A della Scuola (quelle frequentate da allievi domiciliati nel Sottoceneri). La misura ha lo scopo d’alleggerire la sede di Locarno, rimediando agli inconvenienti logistici che vi si verificavano per l’aumentato numero degli iscritti, e di diminuire il numero dei convittori, permettendo di creare nei convitti una più armoniosa vita comunitaria a Locarno rimangono gli allievi del quarto corso e tutte le allieve delle sezioni B e C.” (Rendiconto del Consiglio di Stato, anno 1969).  

 

1971

 

1971 — Importanti ristrutturazioni edilizie a Locarno e Lugano

Nel campo dell’edilizia si sono introdotte migliorie nella sede staccata di Lugano (che nella primavera del 1972 avrà una palestra) e si è proseguita a Locarno la separazione logistica dei convitti dalla scuola (con la sola eccezione della mensa del convitto maschile, rimasta in piazza San Francesco). L’edificio di via Cappuccini è ora riservato in modo specifico alla formazione professionale, poiché esso ospita la casa dei bambini e le classi d’applicazione pratica, le classi terminali delle sezioni A e B, il centro dei mezzi audiovisivi e la mostra didattica in via di ricostituzione. (Rendiconto delConsiglio di Stato, anno 1971)

 

1977

I corsi di abilitazione per i docenti della Scuola media 1976
Questa formazione non era affidata alla Scuola magistrale. Il regolamento dei corsi (art. 2) stabiliva che il consiglio direttivo del nuovo dispositivo di formazione sarebbe stato così formato: “a) tre docenti universitari appartenenti al settore delle scienze dell'educazione, nominati dal Consiglio di Stato; b) il direttore dell'Ufficio dell'insegnamento medio e un collaboratore dell'Ufficio per l'organizzazione dei corsi; c) due docenti, uno delle scuole medie obbligatorie e uno dei ginnasi, designati dai docenti eletti nella Commissione consultiva per l'attuazione della scuola media e scelti al loro interno.” I corsi dovevano essere realizzati secondo modalità partecipative ed innovative e tenendo conto delle sperimentazioni pedagogico-didattiche dei partecipanti stessi nella loro pratica professionale. Dopo aver svolto un corso (della durata di ca. una quarantina di giorni) e aver presentato "una relazione discussa nel gruppo" (art. 7), si otteneva poi l'abilitazione all'insegnamento nella Scuola media. Va ricordato che si trattava di docenti già formati (laurea o corsi di Pavia) e in servizio da anni.

1977 — La Magistrale di Lugano

Nel corso degli anni ’70 prende avvio la riflessione volta a trasformare la sottosede di Lugano in una vera propria seconda Scuola magistrale, concretizzata con l’inizio dell’anno scolastico 1977-78. La nuova scuola è diretta nei primi anni dal prof. Franco Zambelloni, poi dal prof. Alberto Cotti. Nella nuova scuola, che avrà anche una sua scuola pratica, ci si potrà iscrivere per la sezione A (formazione di maestre e maestri elementari), mentre le sezioni B (maestre d'asilo) e C (maestre di economia domestica) potranno essere frequentate soltanto a Locarno.

Fonte: DFA-SUPSI

Scuola magistrale di Lugano

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1978

Il rapporto LEMO 1977
Lehrerbildung von morgen (questo il senso dell'acronimo) è il rapporto di una commissione d'esperti istituita dalla Conferenza intercantonale dei Direttori di pubblica educazione (CDPE) incaricata di studiare possibili modelli in grado di aggiornare il tradizionale modello delle Scuole magistrali seminariali. Il rapporto, che ha fortemente influenzato anche le scelte della politica ticinese, delineava essenzialmente due scenari: separazione della parte di "cultura generale" da quella professionalizzante (cioè separazione in Scuole magistrali inferiori e superiori) per una durata complessiva della formazione più lunga rispetto agli studi liceali; in questa scuola si sarebbe entrati una volta prosciolto l'obbligo scolastico secondo criteri che avrebbe definito ogni Cantone. Oppure (ed è il modello poi vincente) creazione di Scuole magistrali nelle quali sarebbe entrato solo chi fosse in possesso di una maturità liceale.

 

1978 — Nuovi programmi per la Scuola magistrale

Più che di "nuovi programmi" per le tre sezioni della Scuola magistrale (Sez. A docenti di Scuola elementare, Sez. B docenti d'asilo, Sez. C docenti di economia domestica) si dovrebbe parlare del punto d'arrivo di un processo di costante riforma curricolare che caratterizza la direzione Marazzi. I programmi del 1978 sono gli ultimi prima del passaggio al modello postliceale.

 

1985

Legge sulle scuole medie superiori 1982
Questa legge riforma un settore del quale la Scuola magistrale fa (ancora) parte. Conformemente alle indicazioni del rapporto LEMO, la legge prevede però che la Scuola magistrale diventi una scuola biennale postliceale alla quale si acceda con la sola maturità liceale. Come avverrà poi nel 1986.

 

1985 — Fine della Scuola magistrale di Lugano

"Per garantire le migliori condizioni di apertura, ha inoltre deciso di anticipare di un anno la designazione dei docenti e del direttore della Magistrale postliceale, con l'incarico di preparare i programmi e le norme operative del nuovo curricolo. Ciò ha comportato di riflesso l'adozione di alcuni provvedimenti, tra cui: - la chiusura già nel giugno 1985 della Magistrale di Lugano, trasferendo alla Magistrale di Locarno i residui 10 allievi della IV Sezione A 85/86; - l'attribuzione ai docenti della postliceale dell'onere di insegnamento nelle ultime tre classi terminali (2 di Sezione A con 25 allievi +1 di Sezione C con 9 allieve) del vecchio ordinamento. La Scuola magistrale di Lugano, istituita come sede autonoma nel settembre 1977 dopo aver funzionato come sede staccata della Magistrale cantonale dal 1969 e ubicata nella sede dell'ex Seminario Diocesano di Besso, ha concluso definitivamente la sua attività nel giugno 1985. Dall'istituzione della scuola quale sede autonoma si sono diplomati in totale 490 docenti di scuola elementare, di cui 319 maestre." (Dal Rendiconto del Consiglio di Stato per l'anno 1985.)

 

1986

1986 — La Magistrale postliceale

Con questa formazione nasce quella che qualcuno ha chiamato non senza ragione la prima scuola terziaria del Canton Ticino. Non è una scuola universitaria, non rilascia una laurea, ma accoglie studenti in possesso di una licenza liceale per degli studi che hanno comunque una dimensione accademica. La formazione, organizzata in maniera più moderna, con numerosi seminari-blocco e un curricolo fortemente incentrato sulle scienze dell'educazione, dura due anni e forma maestre e maestri di Scuola elementare e Scuola dell'infanzia. Non c'è più, invece, il corso per docenti di economia domestica (la vecchia sezione C della Magistrale seminariale).

Fonte: www.ti.ch/ds

Scuola Ticinese

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1994

Fonte: www.poesiaallachiarafonte.ch

Ivo Monighetti

1994 — Ivo Monighetti pubblica La lettera e il senso

Diventato direttore della Scuola magistrale nel 1988, Ivo Monighetti (1938-2008) allievo di Jean Piaget, era un rinomato ricercatore in ambito psico-pedagogico attivo anche nel campo della poesia. La lettera e il senso, pubblicato dalla casa fiorentina La scuola, è una riflessione complessiva sull'apprendimento della letto-scrittura in chiave (anche) psicologica, frutto anche di sperimentazioni didattiche nella scuola elementare pratica annessa alla Scuola magistrale, che ha contribuito a una nuova diffusione di un approccio "globale" all'insegnamento della letto-scrittura che ha lasciato a lungo il segno nelle scuole elementari ticinesi.

1995

 

1995 — L’Istituto per le Abilitazioni e l’aggiornamento dei docenti (IAA)

Con l'istituzione dell'IAA inizia in un certo senso il percorso verso l'Alta scuola pedagogica. L'istituto, di cui è responsabile il direttore della Scuola magistrale, crea un modello di formazione en emploi con alcune caratteristiche - la collaborazione tra docenti di didattica disciplinare e scienze dell'educazione, il laboratorio didattico - che in parte si ispira alla Magistrale postliceale e in parte obbedisce all'esigenza di formare in un percorso semplice, della durata di un anno, dei laureati che stanno già insegnando.

 

1999

Dichiarazione di Bologna 1999
Il 1999 è l'anno della Dichiarazione di Bologna, che a livello europeo ridisegna il paesaggio universitario dandogli la configurazione che oggi conosciamo (sistema Bachelor-Master, crediti formativi ECTS).

Fonte: DFA-SUPSI

Boris Janner

1999 — Boris Janner nuovo direttore

Scomparso nel 2013 all’età di 61 anni, Boris Janner è stato il direttore del processo di transizione verso la costituzione dell'Alta scuola pedagogica. Psicologo e supervisore in psicologia dell’infanzia e dell’adolescenza FSP, era stato in precedenza capogruppo del sostegno pedagogico, poi docente di scienze dell’educazione alla Scuola magistrale. Come già il suo predecessore, aveva assunto il doppio ruolo di Direttore della Magistrale e dell’Istituto per le abilitazioni e l’aggiornamento (IAA), i due istituti confluiti nell’ASP. I suoi interessi riguardavano la ricerca nell’ambito della didattica dell’italiano rivolta soprattutto all’infanzia. In questo campo partecipava a ricerche, anche in collaborazione con centri universitari italiani, sull’ortografia, sul parlato dei bambini e sulla punteggiatura.

2002

 

2002 — Nasce l’Alta scuola pedagogica

Dalla fusione dell'Istituto di Abilitazione e Aggiornamento, della Scuola magistrale e del Centro didattico di Locarno (che diventa la biblioteca del nuovo istituto) nasce, con una legge votata nel febbraio del 2002, l'Alta scuola pedagogica. Il nome è una traduzione del termine tedesco Pädagogische Hochschule (fr. Haute école pédagogique). La nuova scuola apre le porte in ottobre, sotto la direzione di Boris Janner che rimane in carica fino al 2010. Nel 2002 inizia così l'accademizzazione delle formazioni magistrali. La nuova scuola rilascia un Bachelor (per i docenti di scuola elementare e scuola dell'infanzia) e sviluppa anche le formazioni dei docenti di scuola media e scuola media superiore in una direzione tracciata dal modello di Bologna. Per queste ultime formazioni, il processo significa frequenti cambiamenti e adattamenti fino all'integrazione nella Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI).

 

2008

 

2008 — Il Gran Consiglio decide l’integrazione dell’Alta scuola pedagogica nella SUPSI

Scuola universitaria professionale traduce il francese Haute école spécialisée (HES) e il tedesco Fachhoschule (FH). Nate da una legge federale del 1995, queste scuole corrispondono alla volontà del legislatore di creare un sistema di università professionali terziarie competitive che siano anche luoghi di ricerca. Nel messaggio con cui chiede al Parlamento di integrare l’Alta scuola pedagogica (ASP) nella SUPSI, il Consiglio di Stato dichiara di voler “collocare l’istituto nella dimensione universitaria che gli compete (…) nonché nella ricerca applicata e nello sviluppo in materia educativa”.

 

2009

Fonte: DFA-SUPSI

Nicole Rege Colet

2009 — Direttrice Nicole Rege Colet

La prof.ssa Nicole Rege Colet arriva in Ticino dall’Alta scuola pedagogica del Canton Vaud, dove ha diretto l’Istituto ricerca e sviluppo. Precedentemente ha lavorato a Ginevra, dove ha conseguito un dottorato in Scienze dell’educazione. L’anno accademico 2009/2010 vede una divisione dei compiti tra la direzione uscente (che gestisce gli affari correnti) e la nuova direttrice (che inizia a lavorare all’integrazione dell’ASP nella SUPSI). Dall’anno accademico 2010/2011 la scuola diventa l’odierno Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI.

2011

Fonte: DFA-SUPSI

Franco Gervasoni

2011 — Direttore ad interim Franco Gervasoni

In seguito all'interruzione consensuale del rapporto di lavoro della direttrice Rege-Colet, il direttore generale della SUPSI assume per un anno l’interim della direzione del DFA. Franco Gervasoni è un ingegnere civile, ha insegnato nella Scuola tecnica superiore (una delle scuole da cui è nata la SUPSI) e dal 2001 è un dirigente della SUPSI (direttore del Dipartimento ambiente costruzioni e design nel 2001, direttore generale della SUPSI dal 2008).

2012

Fonte: DFA-SUPSI

Michele Mainardi

2012 — Direttore Michele Mainardi

Per Michele Mainardi la nomina a direttore del DFA è un ritorno. Esperto nei campi dell'inclusione e della pedagogia specializzata, con il conseguimento di un titolo dottorale all’università di Friborgo, egli aveva insegnato nella Scuola magistrale postliceale, di cui era stato anche vicedirettore, e nell'Alta scuola pedagogica. In seguito, la sua formazione dottorale e accademica lo aveva portato alla posizione di professore nel Dipartimento economia aziendale, sanità e sociale della SUPSI, dove era anche stato responsabile del Servizio di didattica e formazione dei docenti e dell’area di azione pedagogica.

2017

Fonte: DFA-SUPSI

Alberto Piatti

2017 — Direttore Alberto Piatti

Il nuovo direttore è titolare di un diploma in matematica ottenuto con distinzione presso il Politecnico federale di Zurigo nel 2001 e di un diploma per l’insegnamento della matematica nelle scuole medie cantonali (2002). Prima della nomina a Direttore ha ricoperto dal 2003 al 2009 la funzione di docente e ricercatore presso il Dipartimento tecnologie innovative della SUPSI e di docente a contratto presso l’Università della Svizzera italiana, istituto quest’ultimo dove ha ottenuto nel 2006 il dottorato. Nello stesso periodo ha svolto attività di ricerca nell’ambito della didattica della matematica e di insegnamento presso l’allora Alta scuola pedagogica di Locarno. A inizio 2010, nel momento del passaggio dell’ASP alla SUPSI, è stato nominato membro di direzione e responsabile della formazione di base del neonato Dipartimento.

2023

Fonte: DFA-SUPSI

I diplomati dei corsi Bachelor nel giugno 2022

2023 — Il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI, un’Alta Scuola pedagogica nel paesaggio universitario svizzero

Il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI svolge il proprio mandato come Alta scuola pedagogica del Cantone Ticino adempiendo alla formazione di base e continua dei docenti e delle docenti di tutti gli ordini e gradi della scuola dell’obbligo e della scuola media superiore, assicurando anche lo svolgimento di progetti di ricerca scientifica su una pluralità di temi attinenti alla realtà dei sistemi educativi e formativi, della didattica e dell’apprendimento. Nell’anno accademico appeno concluso sono stati 444 gli studenti in corso, 204 i docenti e 168 i diplomati per i vari corsi di laurea della formazione di base. Per la formazione continua sono stati registrati 4677 partecipanti in 159 corsi brevi e 22 formazioni lunghe. I progetti di ricerca attivi sono stati invece 74 con 191 pubblicazioni accademiche prodotte e 39 conferenze, giornate di studio e convegni organizzati.
Il DFA dà un suo contributo attivo allo sviluppo delle formazioni terziarie in Svizzera essendo membro della Camera delle Alte scuole pdagogiche di Swissuniversities.
In seguito a una recente decisione del Consiglio della SUPSI, il Dipartimento può portare nel titolo anche questa indicazione della sua funzione: Dipartimento Formazione e apprendimento / Alta scuola pedagogica.

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